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Allarme microplastiche. Un decalogo per evitarle

25 aprile 2024

Una serie di raccomandazioni della Società italiana di Medicina interna per corretti comportamenti individuali.

"In un'epoca in cui la coscienza ambientale e i temi di One Health sono al centro del dibattito globale quello delle microplastiche resta un problema ancora largamente sottovalutato e misconosciuto, anche se profondamente impattante"

E' quanto afferma Giorgio Sesti, presidente della Società Italiana di Medicina Interna (SIMI) che ha redatto un decalogo per evitare, con comportamenti corretti, questa insidiosa minaccia. Le microplastiche sono, infatti, minuscole particelle (hanno un diametro inferiore a 5 mm e le nanoplastiche i nferiore a 1 micron), in genere invisibili a occhio nudo

Hanno invaso ogni angolo del nostro pianeta, comprese le acque di fiumi e oceani e rappresentano una minaccia significativa per la salute dell'uomo, degli animali e di tutto l'ambiente. Le microplastiche sono particolarmente insidiose anche per la loro capacità di accumulare sostanze tossiche come pesticidi, metalli pesanti e altri inquinanti. Queste tossine inquinano l'ambiente e trovano la loro strada nella catena alimentare, venendo in questo modo a rappresentare una minaccia diretta per la salute.

Studi recenti hanno confermato l'allarmante grado di contaminazione da microplastiche del cibo e dell'acqua che consumiamo ogni giorno. L'ingestione di microplastiche provoca danni a tutti gli organi e apparati, determinando disturbi gastrointestinali e del microbiota, problemi riproduttivi, effetti cancerogeni, problemi neurologici (è dimostrato che compromettono l'integrità della barriera emato-encefalica) e cardio-vascolari.

"Microplastiche – ricorda Sesti – sono state isolate persino nei vasi, all'interno delle placche di aterosclerosi e possono aumentare il rischio di infarti e di ictus. Presenti anche nell'aria che respiriamo, possono essere inalate e arrivare profondamente nei polmoni, causando problemi respiratori e aggravando condizioni come asma e bronchite".

 "Dovremmo cercare di adottare – sottolinea   Nicola Montano, presidente eletto della SIMI - una serie di azioni individuali volte a limitare l'esposizione alle microplastiche, anche se è chiaro che servirebbero iniziative politiche di ampio respiro, coordinate a livello internazionale".

 Le azioni auspicate dalla comunità scientifica internazionale vanno da regolamentazioni rigorose per limitare la produzione e l'uso di plastica monouso, a investimenti in tecnologie avanzate di filtrazione per rimuovere le microplastiche dalle acque reflue, alla promozione di pratiche sostenibili di gestione dei rifiuti.

"La consapevolezza del pubblico – conclude Sesti - e l'educazione giocano un ruolo cruciale nel combattere l'inquinamento da microplastica. Migliorando la cultura di tutela ambientale e la consapevolezza dei rischi, si possono prendere decisioni informate mirate a ridurre il contributo delle singole persone all'inquinamento da plastica, adottando una serie di azioni volte a mitigare l'impatto delle microplastiche sulla loro stessa salute. Mancare l'appuntamento con azioni di prevenzione e mitigazione del rischio potrebbe avere conseguenze terribili per le generazioni presenti e per quelle future".

Il decalogo

Di seguito  dieci azioni pratiche, proposte dagli esperti della Società Italiana di Medicina Interna, che tutti possono adottare per proteggere sé stessi e l'ambiente dalle microplastiche, facendo guadagnare in salute le generazioni di oggi e quelle di domani.

1-Ridurre il consumo di plastica monouso e optare per alternative riutilizzabili come bottiglie/borracce termiche in acciaio inossidabile, contenitori di vetro, borse della spesa (shopping) in tessuto.

2-Scegliere per l'abbigliamento le fibre naturali. Nella scelta dei vestiti e dei tessuti, preferire sempre quelli in fibre naturali come cotone, lana, viscosa e canapa, rispetto a materiali sintetici come poliestere, poliammide, polipropilene e nylon (molto diffusi soprattutto nella fast fashion perché economici), che rilasciano microplastiche durante la produzione e il lavaggio.

3-installa filtri contro le microplastiche nelle lavatrici per catturare le microplastiche rilasciate dai tessuti durante i cicli di lavaggio, impedendo loro di entrare nel sistema idrico; così si rispetta di più l'ambiente ad ogni lavaggio.

4-Evita prodotti cosmetici contenenti microplastiche. I microgranuli in polietilene (presenti in esfolianti, dentifrici, creme da barba e scrub a risciacquo) sono vietati dal 2020, ma i cosmetici possono contenere altri polimeri insolubili.  Controlla dunque sempre l'elenco degli ingredienti in etichetta per assicurarti che non contengano PE (polietilene), PMMA (polimetil metacrilato), PET (polietilene tereftalato) e PP (polipropilene).

5-Consuma acqua filtrata. Investi in un sistema di filtrazione dell'acqua di alta qualità per rimuovere le microplastiche e altri contaminanti dall'acqua di rubinetto, o scegli acqua minerale e bibite in bottiglia di vetro. Evita invece quelle in bottiglie di plastica.

6-Previeni la contaminazione dei cibi con la plastica. Riduci al minimo l'acquisto di cibi confezionati in imballaggi e contenitori di plastica, optando per alternative in vetro, acciaio inossidabile, silicone o sacchetti di carta per ridurre il rischio di ingerire microplastiche. Anche in frigorifero, ridurre o eliminare l'uso di contenitori di plastica e pellicole.

7-Mangia alimenti freschi e integrali. Scegli alimenti freschi e integrali anzichè prodotti processati e confezionati; questi ultimi, oltre ad esser meno salutari, potrebbero contenere livelli più alti di contaminazione da microplastica (per imballaggi di plastica e modalità di lavorazione).

8-Sostieni pratiche di pesca sostenibili. Acquistando prodotti ittici provenienti da fonti sostenibili, riducendo la probabilità di consumare pesce e frutti di mare contaminati da microplastiche.

9-Smaltisci correttamente i rifiuti. Pratica lo smaltimento responsabile dei rifiuti, separando la plastica quando possibile e gettandola nei bidoni designati; è un altro modo per evitare che la plastica inquini l'ambiente e contamini cibo e acqua.

10-Sii 'ambasciatore' del cambiamento, dando il buon esempio e sensibilizzando familiari, amici e colleghi di lavoro sugli effetti dannosi delle microplastiche per la salute dell'uomo e dell'ambiente.

 

 

 

 

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